È un’indagine radiologica non invasiva che consente di studiare i vasi del cuore (le coronarie) e quindi di evidenziare o escludere alterazioni delle pareti dei vasi (placche aterosclerotiche e riduzioni di calibro) responsabili di importanti quadri clinici (angina e infarto miocardico).
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia (circa il 44% delle morti) in particolare la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte nella popolazione adulta (circa il 28%).
Spesso le sindromi coronariche acute insorgono in pazienti privi di sintomi ed in assenza di evidenti segni premonitori prima dell’evento acuto. Da ciò si evince l’importanza di una diagnosi precoce di patologia coronarica, prima che questa possa dare segni di sé riducendo così i danni e le complicanze.
Attualmente l’indicazione principale della Coronaro TC è quella di escludere la presenza di patologia delle coronarie in soggetti con probabilità di malattia bassa o intermedia o con sintomi atipici e/o risultati di indagini
cardiologiche (ad esempio prova da sforzo) ambigui e comunque non conclusivi. Altri ambiti di utilizzo sono il controllo di pazienti già trattati con by-pass o con stent coronarici; utile anche nei casi di sospetto di anomalia di origine e decorso delle coronarie. L’esame è inoltre indicato in pazienti candidati ad interventi cadiochirurgici per patologia valvolare o dell’aorta ed anche ad interventi di chirurgia non cardiaca se si tratta di soggetti ad alto rischio di complicanze coronariche.
È un esame non invasivo della durata complessiva di pochi minuti.
L’esame è una semplice TAC con mezzo di contrasto ma che ha durata brevissima perché si studia il cuore che è in rapido movimento e quindi si devono usare scansioni rapidissime con ampio volume di campo di vista.
La nuova TAC 640 strati Aquilion-One in uso nella nostra struttura rappresenta attualmente la più avanzata tecnologia nel campo delle apparecchiature TAC ed in particolare per lo studio del cuore.
La TAC 640 slice consente lo studio di tutto il cuore in un solo battito cardiaco (tutto il volume cardiaco e quindi i vasi coronarici in soli 0,37 secondi); ne consegue riduzione della quantità di mezzo di contrasto iniettato in vena (circa 50 cc) e notevole riduzione della dose di radiazioni per il paziente, inferiore o pari a quella di una coronarografia convenzionale.